Descrizione prodotto
L’opera, con il contributo dell’Associazione “A Campanassa”, è una ricchissima biografia di Giuseppe Cava, meglio conosciuto come “Beppin da Cà”, “il Poeta di Savona”, come lo definì nel 1968 Luigi Pennone, per eccellenza. La sua vita e le sue opere non sfuggono a Giuseppe Milazzo, che ha ricostruito e tracciato con eccezionale precisione la vita di un poeta fondamentale per la cultura savonese. L’”anarchico celeste” viene qui portato alla luce sotto tutti i punti di vista, e la sua vita viene analizzata a vari livelli: vediamo così un Giuseppe Cava politico, arrestato per i propri ideali sovversivi appunto anarchici, un Giuseppe Cava padre, che perde una figlia e decide di pubblicare i propri versi, un Giuseppe Cava bambino e adolescente, la cui iniziazione all’età adulta, o meglio battesimo del fuoco all’identità di uomo, viene segnata da un evento tragico, legato a una mutilazione, e infine un Giuseppe Cava poeta appassionato verso la propria città e i propri sentimenti.
Nel testo sono indicate tutte le opere del poeta, e viene riprodotto il documento in cui il Ministero dell’Interno parla del suo arresto. Per dare un’idea del poeta e della sua considerazione dell’epoca, il testo inizia così: “Cava Giuseppe ha animo ribelle, indomito. Dotato di naturale ingegno e di discreta istruzione, è il più esaltato ed efficace conferenziere del partito anarchico in Savona. E’ intraprendente nella propaganda e nulla risparmia per fare di giovani illusi altrettanti settari pericolosi”…
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