Descrizione prodotto
“Il Capitano di Savona” non è né un romanzo né una ricostruzione storica, ma ha tuttavia un po’ dell’uno e un po’ dell’altra. E’ infatti il racconto di quel che accadde al savonese Andrea Spinola nel periodo ricompreso fra il 1781, anno della sua nascita, e il 1828 quando di lui si perse ogni traccia. E poiché le vicende sono un po’ romanzesche e la narrazione offre un affresco fedele e minuzioso di quel che doveva essere Savona a quei tempi, non è forse del tutto inesatto definirlo un romanzo storico. Ma con l’avvertenza che non è un’opera di fiction ma una storia vera, narrata in prima persona da Andrea Spinola nella prosa circonvoluta e arcaica della prima metà dell’800. O meglio: una storia che potrebbe esser vera ma anche non esserlo perché Maurizio Fusi, che ne ha curato la presentazione, rifiuta di rivelare se si tratti della fedele trascrizione di un vecchio manoscritto ritrovato in circostanze insolite, oppure di un suo rifacimento per renderlo meglio comprensibile al pubblico odierno. O addirittura di qualcosa di pura invenzione.
Intorno alla storia aleggia insomma un certo mistero, che si fa ancor più enigmatico nel finale, al quale si rinvia il lettore per non sminuire fin dall’inizio la sua curiosità.
A parte questo, il libro presenta numerosi altri aspetti che piaceranno a molti: ai cultori di studi storici per la meticolosa rappresentazione del mondo napoleonico ed in particolare del Dipartimento di Montenotte e della Savona “com’era”; agli appassionati dei viaggi e dell’avventura per le vicende di mare e di vela in cui il protagonista si trova coinvolto; e a chi preferisce le storie d’amore perché, in definitiva, “Il Capitano di Savona” è anche una bella storia d’amore.
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