Descrizione prodotto
Prospettive (in Liguria) per territori, cultura, imprese…
Contributi di Giovanni Berrino, Paola Bordilli, Giada Marabotto, Valeria Pruzzi, Luisa Puppo, Carlo Siffredi, Andrea Succi, Gianpaolo Vario e Andrea Zanini.
Umberto Curti prosegue quanto pre gurava già nel 2005 con “Alte Stagioni. Modelli per il marketing turistico” e poi altri dossier consulenziali relativi alla Liguria balneare, al “prodotto” entroterra, alle produzioni artigiane in chiave turistica…
I recenti decenni hanno costituito in àmbito turistico un’era geologica, producendo rivoluzioni copernicane circa le leggi della domanda e dell’offerta. Per fortuna, malgrado stereotipi e resistenze, nel product turistico si sono via via imposte anche risorse fino a ieri per gran parte neglette, in modo tale che oggi in Italia, oltre ai patrimoni storico-culturali, anche enogastronomia, artigianato, tradizioni popolari, ruralità… consentono all’ospite vacanze sempre più esperienziali.
Le analisi di mercato, in tal senso, si raffinano verso una qualità d’indagine psicografica – on e offline – la quale sarebbe stata impensabile sino a pochi anni fa, all’epoca dei format camera-sdraio e delle proposte e villeggiature “replicative”, che (anche in Liguria da metà giugno a metà settembre) parevano non temere flessioni né deregulation.
La regione e il capoluogo Genova possono costituire – in primis grazie a clima ed orografica – una piattaforma di marketing eccellente per operare sui temi di un turismo open air, caratterizzante, creativo. La Liguria, da un lato, per superare le criticità di una ancor incompleta integrazione costa-entroterra e di stagionalità talora rigide, Genova, dall’altro, per posizionarsi compiutamente come meta heritage, cosmopolita, ad alto tasso valoriale e d’accoglienza. Tuttavia, come ribadito anche da innumerevoli casi-studio, ciò tanto più avverrà quanto più gli attori pubblici e privati “convertiranno” le strategie e il design dei prodotti dal dove al come, ovvero arricchiranno il viaggio in Liguria e a Genova con una gamma di contenuti, attività e suggestioni improponibili (o quasi) altrove. Ed ecco che, nel lavoro di Curti (non a caso autore di Ligucibario®), enogastronomia e produzioni artigiane emergono come giacimento e volàno per proposte turistiche al passo con la domanda. Il frantoio il vigneto il caseificio la serra sono e saranno, infatti, location “reali” determinanti per narrare al turista, in modalità interattiva ed hands-on, la Liguria del fare, e ciò che la Liguria fa è ciò che la Liguria è ed è stata. Ma – si badi – la visita ad una cantina e l’assaggio di un vino non sono ipso facto turismo esperienziale, occorre “osare” di più. Il miglior storytelling (calando l’ospite dentro un racconto-trama) dovrà far proprio quest’approccio, che lega passato e futuro, e che incisivamente conferma l’identità di una terra (e di un capoluogo) con una storia antropologica immensa, ed assai orientata al mare, all’incontro, al commercio, all’ospitalità. Ancora una volta, una visione e piani cazione di marketing, che colgano ciò che i vari target stanno “reclamando”, potranno generare ricadute socioeconomiche (ed occupazionali) immense, anche su quei territori e destinazioni in crisi di risorse e/o di know how, e che stentano a salire, o a tornare, sul proscenio… Scontando tuttavia una marginalizzazione più che iniqua, si pensi ad alcuni notevoli borghi degli entroterra. Queste realtà, occorre tuttavia dirlo, senza piani di marketing e comunicazione stenteranno a trovar posto sul mercato.
Umberto Curti si occupa di qualità enogastronomica e di sviluppo turistico-commerciale. Profondo conoscitore della Liguria food&crafts, ha specializzato la propria attività sui giacimenti mediterranei, vini olii farine… Docente, saggista (ha all’attivo 15 volumi), è autore anche di Ligucibario®, il più ampio e completo “alfabeto del gusto” di Liguria. Realizza consulenze di marketing per territori e imprese (ricettività, commercio, produzioni agroalimentari), in un’ottica di valorizzazione delle comunità e delle tradizioni. Collabora con la nostra rivista LiguriaFood, itinerari del cibo fin dal primo numero.
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